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I crash-test e la compatibilità fra i danni

Lo Studio della compatibilità fra i danni è un argomento sicuramente non facile, che richiede esperienza e competenza tecnica. Ma soprattutto richiede di conoscere l'effettivo comportamento strutturale di un veicolo, o di una categoria, in sede di collisione.

A tal fine è necessario fare sempre riferimento a crash-test specifici, onde evitare di cadere in conclusioni errate, che possono portare a non riconoscere come tale un sinistro realmente avvenuto.

Ci se ne può convincere facilmente osservando le seguenti immagini, riferite ad un crash-test eseguito nel centro di ricerca DSD a Linz (Austria) in occasione del seminario pasquale 2015 dedicato a PC-Crash.

Honda Accord - Crash Test DSD 2015 VW Gold - Crash Test DSD 2015

La VW Golf è stata fatta collidere, alla velocità di circa 80 km/h, contro la parte laterale destra di una Honda Accord, in quiete.

Guardando le foto, quanti sarebbero tentati di dire che il sinistro è in realtà un falso? Sicuramente non pochi.

La discrepanza tra l'entità dei danni è dovuta alla bassa rigidezza del laterale della Honda. E' quindi fondamentale conoscere il comportamento strutturale di un veicolo prima di procedere all'analisi della compatibilità fra i danni.

Detto questo, è importante tenere sempre a mente i seguenti punti quando si parla di compatibilità fra i danni:

  1. Compatibilità fra le altezze
  2. Compatibilità la geometria e la sagoma dei danni
  3. Compatibilità fra le energie di deformazione, in relazione alle masse dei mezzi e alle loro rigidezze nella zona d'urto
  4. Compatibilità con la dinamica del sinistro dichiarata